Co-organisation Laurent Cugny (Sorbonne Université), Maria Beatriz Cyrino Moreira (Universidade Federal da Integração Latino-Americana – UNILA), Lisa Giombini (Università degli studi Roma Tre).
L’audiotactilité, notion proposée par le musicologue italien Vincenzo Caporaletti, désigne une formativité musicale particulière fondée sur la médiation auditive et corporelle, en lieu et place de la représentation visuelle que la partition instaure dans le régime d’écriture. Cette formativité se disintgue également de l’oralité en cela qu’elle incorpore à son régime l’enregistrement phonographique, comme fixation de l’ensemble des caractères propres au performeur (en particulier sonores et rythmiques) et comme support de l’œuvre. Le jazz, le rock, la pop, le blues, les musiques populaires brésiliennes, le rap, etc., sont ainsi désignés comme « musiques audiotactiles », en tant qu’elles se fondent sur cette formativité, au-delà de leurs différences idiomatiques. Mais l’audiotactilité comme concept déborde ce seul périmètre et peut se révéler pertinent pour les musiques relevant des autres régimes, écriture, oralité ou improvisation. De façon plus large encore, toute question en relation avec l’esthétique musicale en général pourra être abordée au cours de ces rencontres.
Lo splendido frontespizio del manoscritto autografo del primo libro Clavicembalo ben temperato si chiude con la data “1722”, scritta di pugno da Johann Sebastian Bach. A tre secoli di distanza dalla redazione della prima serie di ventiquattro Preludi e fughe, si invita la comunità scientifica internazionale a riflettere su molteplici aspetti di quest’opera fondamentale. Il convegno avrà luogo a Torino nella splendida Villa della Tesoriera, dimora barocca immersa nel verde, sorta appena pochi anni prima che Bach si apprestasse a comporre il Clavicembalo ben temperato. Oggi la villa ospita la Biblioteca civica musicale intitolata al musicologo Andrea Della Corte. Al cuore dell’incontro vi sarà la lectio magistralis offerta da Prof. Yo Tomita (Queen’s University Belfast), uno dei più illustri studiosi bachiani nel panorama internazionale, che da oltre trent’anni pone le raccolte dei 48 Preludi e fughe al centro dei suoi interessi. Come continuazione ideale del convegno internazionale “Bach e l’Italia” (2020), JSBach.it – Società Bachiana Italiana, insieme con l’Università degli Studi di Torino e la Biblioteca civica musicale “Andrea della Corte” di Torino, invitano a proporre relazioni (15 min.), panel e lecture-recital (25 min.) su argomenti connessi al Clavicembalo ben temperato.
International Conference
MUSICAL AND THEATRICAL MIGRATIONS: PERFORMANCE PRACTICE IN 17TH AND 18TH-CENTURY EUROPE
Queluz National Palace July 8th – 10th, 2022
Organization:
Divino Sospiro – Centro de Estudos Musicais Setecentistas de Portugal (DS-CEMSP)
Centre de Musique Baroque de Versaille (CMBV)
Scientific Committee:
Barbara Nestola, Iskrena Yordanova,
José Camões, Paologiovanni Maione, Thomas Leconte
Organizzato da: Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino in collaborazione con l’ANR Project ALEA
Nonostante la sua centralità in un vasto spettro di discipline – dalla matematica alla fisica passando per l’economia e le scienze sociali – il concetto di rischio, elemento cruciale nelle società post-industriali emerse dal processo di modernizzazione (Beck, 1986), ha ad oggi ricevuto scarsa attenzione nell’ambito delle discipline umanistiche. Parliamo di rischio nei casi in cui una progettualità viene commisurata a possibili avvenimenti nefasti, suscettibili di minacciare l’integrità o l’incolumità di individui, società, sistemi o organizzazioni. Il rischio implica, in questo senso, la possibilità di un imprevisto, l’esistenza di un margine di incertezza quanto al futuro e la questione della sua gestione (attraverso il calcolo delle probabilità, l’invenzione di narrazioni anticipatorie, ecc.).
Apertura della mostra “Questa scena ci mancava”. Autografi e inediti di Felice Romani, poeta di teatro e giornalista a cura di Raffaele Mellace e Stefano Verdino (19 novembre – 17 dicembre). La mostra espone per la prima volta il ricco fondo documentario acquisito di recente dal DIRAAS e dal SBA dell’Università di Genova, costituito dalle carte personali (libretti manoscritti, articoli, testi letterari, centinaia di lettere) del grande librettista.
Per maggiori informazioni forniamo il volantino in formato .pdf.
Si segnala la seconda giornata di studi “Le musiche d’arte del XXI
secolo in prospettiva storica”, in programma il 9 novembre 2021
online, via Teams, promossa dal Dipartimento di Studi Umanistici
dell’Università di Napoli “Federico II”.
L’incontro è dedicato alla memoria di Antonio Rostagno.
Scarica il file .pdf con il programma completo e le modalità di
partecipazione.
Mercoledì 27 ottobre 2021, ore 10.30-18.30
Bologna, palazzo Marescotti, via Barberia 4
Promosso da La Soffitta – Dipartimento delle Arti
In collaborazione con l’associazione culturale «Il Saggiatore musicale»
Da una quarantina d’anni si è diffusa tra gli studiosi del Seicento la percezione – in qualche caso tramutatasi ipso facto in un dato assodato – che tra gli esordi del melodramma nella Serenissima e l’Accademia degli Incogniti, uno dei principali focolai dello scetticismo libertino, vi sia stata una sostanziale contiguità e comunione d’intenti sia letteraria sia produttiva: non pochi membri del sodalizio promosso da Giovan Francesco Loredano figurano infatti tra i librettisti delle opere allestite a Venezia nel primo quindicennio, e alcuni di loro furono coinvolti nella gestione di teatri aperti all’opera dopo il 1637. E tuttavia varie tracce e spie hanno ispirato in tempi più recenti una maggior cautela nel dare per scontato il connubio o la convergenza tra quell’accademia e la fioritura del melodramma in laguna.