Il convegno “Musica e costruzione dell’identità tra narrazione e autobiografia” si propone di vagliare narrazioni autobiografiche scritte ed orali, edite ed inedite, di attori, attrici, musicisti, cantanti, compositori, tanto di area colta quanto di area popolare dal Settecento ai giorni nostri, per indagare come le memorie e le diverse forme di narrazione contribuiscano a costruire una identità personale, professionale, collettiva.
Il ciclo Research-led Performance, inaugurato nel 2016, prosegue dedicandosi al repertorio per emsemble di percussioni.
Il Convegno Annuale della SIdM si terrà, dal 18 al 20 ottobre, a Matera presso il Conservatorio di Musica “E. Duni” e l’Università degli Studi della Basilicata.
Ciclo di seminari interdisciplinari Levi per dottorati con discipline musicologiche
Tecniche di composizione nella teoria e nella prassi: casi emblematici
Nella storia della musica il rapporto fra teoria e prassi nelle tecniche compositive presenta possibilità di interpretazioni complesse, sia per l’alternanza del primato nelle reciproche interazioni sia per il mutare di significato dei due concetti nel corso dei secoli, sempre comunque più o meno profondamente improntati alle antiche radici filosofiche greche. I seminari intendono proporre, sulla base di casi emblematici, momenti fondamentali dei processi di questa relazione.
Organizzazione. All’introduzione generale seguiranno otto seminari (3 ore ciascuno), svolti da docenti dalla specializzazione internazionalmente riconosciuta. Sulla base delle esperienze maturate nelle tre edizioni precedenti e dei suggerimenti pervenuti, la partecipazione interattiva dei dottorandi sarà facilitata attraverso la preliminare costituzione di gruppi di discussione, i cui criteri e compiti saranno decisi collegialmente, e la struttura dei singoli seminari che prevede i necessari spazi per i loro interventi.
I seminari si terranno dal 13 al 18 gennaio 2020, a Venezia, nella sede della Fondazione Levi, Palazzo Giustinian-Lolin sul Canal Grande.
Per la visione dell’intero programma rimandiamo al sito ufficiale della Fondazione Ugo e Olga Levi
Su iniziativa della Società Italiana di Musicologia giovedì 14 novembre 2019 ore 10.00 alla Sala Koch di Palazzo Madama presso il Senato della Repubblica (Piazza San Luigi de’ Francesi, 9 – Roma) si svolgeranno gli Stati generali della musicologia italiana.
La musicologia italiana attraverso gli “stati generali” intende promuovere una serie di riflessioni e il confronto su temi riguardanti l’educazione storico-musicale, gli insegnamenti musicologici, la valorizzazione del settore dei beni musicali e la ricerca musicologica in Italia.
All’incontro parteciperanno esponenti del Governo, del Miur, del Mibact e delle forze politiche nazionali.
1. La Fondazione Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, d’intesa con Fiamma Nicolodi, istituisce il I Premio internazionale “Alfredo Casella” di 10.000 EU destinato a studiosi italiani e stranieri che non abbiano superato i 40 (quaranta) anni di età al momento della scadenza del bando, per lo svolgimento di un progetto di ricerca a carattere prevalentemente musicologico concernente la musica del primo Novecento italiano nel suo contesto storico e culturale. Periodo, questo, che in tempi recenti sta incontrando un rinnovato interesse nelle Università, Conservatori, istituzioni musicali e case discografiche. L’intestatario del premio, Alfredo Casella (Torino, 1883-Roma, 1947), compositore, interprete, didatta, saggista, ne fece parte come figura rappresentativa.
Digital Sounds – New Technologies and Sonic Heritage
The digitalization fundamentally changes our understanding and perception of music and sound. Until the late 19th century the primary form of making sounds reproducible was through notation. By the early 20th century technological advances had eventually led to the capturing of music and sounds with ever greater precision and better quality, making recordings not only available to a larger audience but also retrievable on demand. The latest step in this development is the introduction of digital recording systems in the 1970s, which came to revolutionize the music market—first with the Compact Disc and later with MP3 and other audio formats.
In un contributo dedicato al paesaggio sonoro delle città europee della prima epoca moderna, apparso nel 2003 sulla rivista Urban History,David Garrioch ha messo in luce l’importante funzione che il suono riveste come parte essenziale di un organismo urbano. Il suono dà vita a un sistema semiotico che permette agli abitanti di una città di orientarsi nel tempo e nello spazio, di essere informati, di partecipare alla vita sociale come parte di una comunità di consapevoli ascoltatori, in grado di decifrare e dare un senso all’azione collettiva dello spazio urbano in cui vivono.
«Il saggio è anzitutto il genere letterario del pensiero critico e antidogmatico: ha perciò esercitato una funzione essenziale nello sviluppo della cultura occidentale. Dietro la sua forma si può leggere la crescita storica dell’individuo moderno, ma anche della pubblica discussione e della ragione critica applicata a temi di interesse collettivo». Così scrive Alfonso Berardine
lli, uno degli studiosi italiani più autorevoli del genere saggio. Precisa, dopo qualche anno, Remo Ceserani che il saggio «può essere considerato la forma concreta in cui si realizza in modo esplicito e plastico l’incontro tra le discipline», essendo «la forma interdisciplinare per eccellenza». L’obiettivo del n. 16-17 di «Poli-femo» è quello di studiare proprio la plasticità
stilistica del genere saggio e di analizzare in particolare le caratteristiche della saggistica critica sulle arti: quali invenzioni, quali strutture, quali figure retoriche, quali riferimenti intertestuali, quali strategie comunicative vengono scelte da chi riflette sulle arti.
The research project Soundscape and musical events in Italy, XVI-XIX century. Patronage, performance practice, critical editions is inspired by recent interdisciplinary perspectives opened by studies on the soundscape and urban
historiography. It aims to open the discussion about the meaning of soundscape in early modernity (1500-1800).
Researching into music in the physical, symbolic, social and cultural space of the city means problematize the
relationships that determine the diversity of musical practices, interpreting them through the concepts of
image, place, representation, scenery, space and territory. Historians of music are solicited to shift the focus from
individuals to communities, which modelled the city space physically and acustically, through civic and religious
practices; it is also necessary to interrogate how the interaction among soundscape, space and urban scenery
impacted on the construction of the identity of the city. By stressing the idea that the space is socially constructed
through diverse conceptions (of practice, of representation and as a space of representation) it is possible to widen
scholarly perspectives about “music in”, recontextualizing the musical object we analyse in time and space.